Missioni umanitarie

Proseguendo con un impegno iniziato nel lontano 1992 con la prima missione umanitaria svolta in Rwanda, nell'agosto 2014 abbiamo svolto una missione umanitaria in Benin, uno degli stati più poveri dell'Africa.

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Domande frequenti – Generiche

1. Quando operare una cataratta?

La risposta più ovvia è che l’intervento è necessario quando la cataratta non permette una buona qualità della vista e quindi della vita del soggetto; l’attegiamento attualmente condiviso dalla stragrande maggioranza degli oculisti è quello di non rimandare troppo un intervento soprattutto perché una maggiore durezza del cristallino e/o un’età troppo avanzata implicano maggiori rischi operatori.

2. Qual è la tecnica più utilizzata?

La metodica più utilizzata e più moderna è quella della facoemulsificazione (ovvero frammentazione con ultrasuoni del cristallino) e successivo impianto di un cristallino artificiale effettuato attraverso un taglio di 2-3 millimetri con o senza apposizione di punto di sutura.

3. La cataratta si può operare con il laser?

La cataratta non si opera con il laser. Con lo yag laser si elimina la “seconda cataratta” evenienza abbastanza frequente che riguarda circa un quarto degli operati e che consiste nella lenta e progressiva opacizzazione non del cristallino artificiale ma della capsula del cristallino naturale che è stata lasciata in sede per poterci inserire all’interno il cristallino artificiale.

4. Quando fare la prima visita oculistica?

Un atteggiamento abbastanza condiviso è quello di effettuare una prima visita oculistica subito a qualsiasi età se ci sono particolari sospetti (prematurità, occhio storto, occhio molto grande e fotofobico, riflesso bianco della pupilla, etc), intorno ai tre anni se c’è un’ importante familiarità per problemi visivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo, strabismo), intorno ai cinque anni o in ogni caso prima che incomincino gli impegni scolastici per tutti gli altri.

5. Che cos è l’occhio pigro?

L’occhio pigro o ambliope si sviluppa soprattutto per due cause:lo strabismo e la anisometropia (elevata differenza del difetto refrattivo nei due occhi) che portano ad un non utilizzo della vista nei primi anni di vita. Una volta diagnosticato richiede naturalmente oltre alla correzione del difetto un trattamento che può essere occlusivo e/o ortottico, che dà risultati tanto più brillanti quanto più precoci sono state diagnosi e trattamento; risultati molto meno brillanti si ottengono al di sopra degli otto anni d’età.

6. La maculopatia porta alla cecità?

Attualmente la maculopatia è la maggiore responsabile dei casi di cecità legale nelle società avanzate; cecità legale non vuol dire cecità assoluta, nella stragrande maggioranza anche i casi più gravi mantengono comunque una visione periferica che permette una sufficiente autonomia almeno per quello che riguarda le attività più elementari. La prognosi di questa malattia è migliorata molto dall’introduzione delle terapie intra vitreali con anti VEGF.

7. Il glaucoma porta alla cecità?

La grande varietà di possibilità mediche e chirurgiche di cui oggi disponiamo fa sì che i ciechi da glucoma siano ormai veramente in quantità irrilevante, questo naturalmente a patto che il glaucoma venga diagnosticato negli stadi iniziali; donde l’importanza di una visita oculistica periodica effettuata dopo i quaranta anni e assolutamente necessaria in occasione della comparsa della presbiopia (difficoltà alla lettura).

8. Le mosche volanti sono pericolose?

Sono certamente pericolose le mosche volanti (miodesopsie) che compaiono in maniera acuta peggio se accompagnate da lampi di luce (fosfeni) per il rischio di una rottura e di un successivo distacco della retina. Richiedono una visita oculistica immediata.

9. La cefalea può essere conseguente a problemi visivi?

Si calcola che circa un 15% di cefalee dipendano dalla vista. Le cause più frequenti sono:

  • Difetti di vista (ipermetropia e astigmatismo sono in grado anche se di piccola entità di creare cefalea soprattutto in chi utilizza in maniera prolungata la visione per vicino);
  • Disordini dell’equilibrio oculomotore (importanza della valutazione ortottica);
  • Glaucoma.

INDIRIZZO

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