La degenerazione maculare è una patologia che colpisce la retina e più precisamente la Macula lutea in un numero fortemente crescente della popolazione. Poiché l’età media aumenta, l’occhio e la pelle assorbono, in media, una maggiore quantità di radiazioni nocive rispetto al passato. Importantissimo è proteggersi e prevenire soprattutto quando esistono altre condizioni, “Fattori di rischio”, che aumentano ulteriormente la possibilità di generare questa grave malattia che porta a gravi forme dì Ipovisione. In tutte le società occidentali, come l’Italia, i modi di vivere e di alimentarsi contribuiscono a diminuire le difese naturali contro questa malattia;
Consigli fondamentali per ridurre i rischi
Come detto prima, la degenerazione maculare ha un’evoluzione legata all’invecchiamento dell’occhio.
I principali fattori di rischio sono:
- l’età;
- lesioni degenerative retiniche presenti nel 5% dei soggetti di 60 anni, nel 25% di quelli di 70 anni e nel 35% di quelli di 85 anni;
- la predisposizione ereditaria e familiare;
- la carenza di antiossidanti nella dieta;
- i fattori ambientali;
- i fattori collegati alla salute del soggetto;
- l’ipertensione sistemica arteriosa;
- l’ipercolesterolemia;
- il tabacco.
La persona che sviluppa una degenerazione maculare incipiente dovrà tenere sotto controllo i fattori sui quali è possibile agire:
1) tabacco
i fumatori di oltre 25 sigarette al giorno presentano un rischio doppio di sviluppare una degenerazione maculare rispetto a chi non fuma. È indispensabile smettere di fumare, ma gli ex fumatori presenteranno ancora un certo rischio.
2) Fattori cardio-vascolari
è indispensabile sorvegliare i fattori vascolari, vale a dire la pressione sanguigna ed i valori del colesterolo, curare perfettamente l’ipertensione sistemica arteriosa e l’ipercolesterolemia, non esitando a ripetere spesso, presso il medico di fiducia, elettrocardiogramma ed esami del sangue.
3) Fattori ambientali
numerosi studi hanno evidenziato che la retina può essere danneggiata dall’accumulo, con il trascorrere degli anni, dei cosiddetti “radicali liberi”, che provocano danni alle cellule ed impediscono la loro rigenerazione. Lo sviluppo delle moderne tecnologie ha consentito negli ultimi anni la realizzazione di strumentazioni analitiche altamente precise ed affidabili, quale il sistema FRAS, che consentono un monitoraggio anche “ambulatoriale” dello stress.
Il FRAS (dalla sigla Free-Radical-Analytical-System) è un sistema analitico integrato progettato per consentire la valutazione in tempo reale dello stress ossidativo su sangue intero (ottenuto generalmente mediante prelievo capillare dal polpastrello di un dito).
Questo approccio può consentire l’identificazione e la definizione circostanziata di una condizione di stress ossidativo e rendere possibile, quando indicato, il monitoraggio di un eventuale terapia antiossidande con vitamine e sali minerali che aiutano a combattere l’effetto dei radicali liberi. Queste sostanze, conosciute come “antiossidanti”, sono le vitamine A, C ed E, così come il beta carotene e la luteina, o anche gli oligoelementi come lo zinco ed il selenio. Queste sostanze si trovano soprattutto nella frutta come arance, kiwi, albicocche e nei vegetali come peperoni, pomodori, carote ed in quelli a foglia verde come spinaci, broccoli, cavoli, lattuga, fagiolini e cicoria. Sono anche contenuti nelle noci ed in certi semi. È dunque consigliato inserire nei pasti quotidiani abbondanti porzioni di questi alimenti. Lo studio AREDS, che ha seguito oltre 3.600 persone per 7 anni, ha dimostrato che i pazienti con una maculopatia lieve, con rischio elevato di peggioramento, hanno ottenuto una diminuzione di questo rischio del 25% se sottoposti a trattamento con integratori alimentari formulati appositamente.
Più recentemente altri studi importanti hanno confermato l’effetto benefico sull’evoluzione delle degenerazioni maculari dì altri antiossidanti:
la luteina-zeaxantina, il ginkgo biloba, il coenzima Q10, l’astaxantina.
I dosaggi di antiossidanti consigliati dallo studio AREDS sono molto superiori a quelli contenuti negli alimenti consumati normalmente durante i pasti; è pertanto utile completare un pasto sano e ben proporzionato con l’assunzione di supplementi ed integratori della dieta.
La vera rivoluzione si è verificata negli ultimi anni con l’introduzione delle terapie intravitreali con farmaci anti-VEGF che hanno migliorato moltissimo la prognosi e quindi la qualità della vista e della vita di questi pazienti.
Lenti protettive
L’illuminazione solare è una delle cause che portano alla degenerazione maculare senile, sembra cioè che l’esposizione alla luce di tutta una vita sia uno dei fattori determinanti nello scatenamento della malattia. La presenza dì un’iride chiara, azzurra o verde, sembra corrispondere ad un rischio aumentato. Non sono pericolosi soltanto i raggi ultravioletti ma anche le radiazioni azzurre, contenute nella luce bianca del sole. Pertanto le lenti protettive devono non solo proteggere dagli ultravioletti ma anche filtrare la parte azzurra della luce solare. L’occhio spontaneamente tende a difendersi poiché la pupilla si restringe alla luce ed il cristallino umano, che é perfettamente trasparente nell’infanzia, assume un colore giallastro nell’età matura e diventa bruno e marrone negli anni più tardivi, formando così uno schermo che filtra gli ultravioletti ed i raggi azzurri. È consigliabile dunque, per le persone a rischio, cioè i soggetti affetti da drusen, degenerazione maculare senile incipiente o evoluta, proteggere gli occhi con lenti filtranti adatte. Le lenti comprate sulla bancarella possono anche avere un colore scuro ma spesso non filtrano a sufficienza i raggi pericolosi. Possono anche essere nocive poiché la pupilla, protetta dallo schermo scuro, si dilata lasciando passare i raggi dannosi non filtrati. Le lenti filtranti adatte, acquistate presso gli ottici specializzati, hanno un colore arancione o rosso, abbastanza insolito. Pertanto sono spesso ricoperte da una pellicola marrone, che rende meno evidente il colore rosso. Si consiglia ai soggetti a rischio di portarle ogni volta che si espongono al sole e proteggersi ulteriormente con un cappello a falde larghe.