Più autostima dopo il laser agli occhi
I nuovi trattamenti laser cancellano miopia, astigmatismo e ipermetropia in pochi secondi
Il benessere psicofisico è anche una questione di occhi. Migliorare la vista aiuta a vivere meglio
La chirurgia refrattiva è sempre più paragonata a un intervento di estetica. Sono innegabili i vantaggi di natura estetica, funzionale ma anche psicologica che l’abbandono degli occhiali garantisce: occhi più aperti, sguardo più sicuro, maggiore autostima e fiducia in se stessi. Così piccoli gesti come svegliarsi al mattino e vedere finalmente bene, farsi il trucco o la barba e guardarsi allo specchio senza una ‘barriera’, svolgere attività sportive rappresentano un traguardo per chi ha da sempre dovuto cercare gli occhiali per compiere ogni piccolo, semplice gesto quotidiano. “I pazienti che si sottopongono a un intervento laser per la cura di un difetto refrattivo sono visibilmente più sicuri, hanno più autostima – conferma il dottor Angelo L’Abbate, specialista in oculistica – e sembrano più espansivi e socievoli probabilmente perché riacquistare la vista permette di sentirsi maggiormente disinvolti e desiderabili”.
I trattamenti laser sono indicati per la cura di miopia, astigmatismo e ipermetropia con risultati eccellenti, senza dover ricorrere al bisturi. Tra le tecnologie più avanzate spicca il laser a eccimeri, una vera e propria rivoluzione dell’approccio clinico-terapeutico nel campo della micro-chirurgia oftalmica. “Sono trascorsi oltre venticinque anni– riporta lo specialista - dalla comparsa in oculistica del cosiddetto laser a eccimeri. Nonostante i grandi miglioramenti tecnologici ai quali sono andati incontro gli strumenti laser in questi ultimi anni, c’è da dire che anche i trattamenti pioneristici effettuati alla fine degli anni ottanta sono ancora molto soddisfacenti dal punto di vista refrattivo; quando in passato si sono riscontrati problemi sono stati dovuti alla cattiva selezione dei candidati al laser. Si trattava, dunque, di soggetti con difetti molto elevati, età incongruenti , cornee sottili. Attualmente i risultati ottenibili sono certi e assolutamente fantastici, per la qualità della visione, per la precisione e la stabilità dei risultati nel tempo.
Premessa fondamentale, tuttavia, resta sempre la selezione del paziente”. Tra i requisiti ottimali ci sono l’età (non prima dei vent’anni), la stabilità del difetto da almeno due anni, adeguato spessore corneale e adeguata curvatura corneale, pupilla che non si dilati eccessivamente al buio, difetti compresi tra 1 e 9 diottrie nei miopi e astigmatici miopi, tra 1 e 4-5 diottrie negli ipermetropi e negli astigmatici ipermetropi.
Scarica l'articolo completo